Mer. Mag 22nd, 2024

  Ancora critica la situazione degli operai idraulico-forestali della comunità montana “Calore Salernitano”, che da quasi un anno non ricevono gli stipendi per effetto dei tagli agli enti montani che hanno determinato non solo una crisi economica per centinaia di famiglie, ma anche un danno per il territorio, privato dell’azione fondamentale delle sue sentinelle. 

Il forte disagio degli operai, che tuttavia continuano ad assicurare il proprio lavoro, pur nei limiti delle risorse e dei mezzi a loro disposizione, ha portato ad organizzare un’auto-convocazione per confrontarsi ancora una volta sulle problematiche che ormai vivono da mesi. Come riferisce Edy Cembalo, diventato il portavoce degli operai, l’esasperazione è al culmine, e cresce la sfiducia sia nella politica che nei sindacati. Da un lato, infatti, i politici del territorio sembrano essersi raffreddati nei confronti della problematica, dall’altro i sindacati non fanno abbastanza per portare a questione all’attenzione di chi di dovere. E intanto l’economia locale soffre di questa situazione, con centinaia di famiglie che non hanno fiducia nel futuro ed hanno serie difficoltà ad andare avanti; il territorio, intanto, rischia l’abbandono, e rischia di essere lasciato in balia della furia dei roghi che, specie d’estate, non risparmiano niente della fitta vegetazione, vanto della Valle del Calore. L’intervista a Edi Cembalo, portavoce operai CM Calore. 

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Di Annavelia Salerno

Giornalista professionista a Radio Alfa, direttore responsabile di Voci dal Cilento, ma prima di tutto mamma, moglie, figlia e sorella

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