Cinghiali, uncem incontra il ministro dell’ambiente

Si potrebbe pensare che non facciano più notizia le invasioni dei cinghiali nei campi coltivati dell’intera provincia di Salerno, o gli incidenti stradali provocati dal passaggio improvviso degli animali, tanto sono diventati frequenti. Ma la presenza fuori controllo degli ungulati continua ad alimentare un clima di tensione, specialmente tra gli agricoltori, alle prese, in questi giorni, con l’avvio della raccolta dell’uva, e già fortemente esasperati per gli effetti del maltempo dei mesi scorsi e della peronospora che ha causato una diminuzione notevole di prodotto e in molti casi ha influito negativamente sulla qualità.
Ma, sebbene la questione sia diventata un’emergenza a livello nazionale, il presidente di Uncem Campania, il salernitano Vincenzo Luciano, ha voluto comunque discuterne con il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, nel corso di una riunione dedicata a temi importanti per il futuro delle aree interne e montane, come Comunità energetiche e Green community. Luciano, facendosi portavoce di enti, imprenditori, cittadini esasperati dalla problematica, ha chiesto con forza al Ministro interventi urgenti sul dramma che molti territori stanno vivendo. “La situazione è ormai fuori controllo – ha ribadito – con effetti tragici su comunità intere, cittadini, e attività agricole in particolare”. Un problema che evidentemente il Ministro conosce bene, tanto che ha assicurato che il Governo intende mettere in atto iniziative straordinarie, anche di carattere normativo, come la caccia ai cinghiali tutto l’anno, campagne di sterilizzazione, ulteriori risorse per la copertura dei danni, oltre all’aumento dei prelievi, alla luce anche dei problemi della peste suina.
Su un fatto tutti sono d’accordo: bisogna fare presto per rimediare ad un clima di esasperazione che rischia di vanificare i tanti sforzi per preservare l’ambiente, frenare lo spopolamento e l’abbandono dell’agricoltura e impoverire ulteriormente le aree interne.

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