ROMA

Elisa Claps, la studentessa potentina scomparsa nel ’93 e ritrovata cadavere a marzo nella chiesa della Santissima Trinità a Potenza, sarebbe stata uccisa con tre coltellate all’addome, e poi finita per strangolamento. Sono le indiscrezioni trapelate a seguito dell’autopsia eseguita sul corpo della ragazza, dalla quale si evine che Elisa Claps sarebbe stata colpita più volte al torace con un coltello e poi soffocata probabilmente per un tentativo di violenza sessuale.

Secondo fonti qualificate vicine alla Procura di Salerno, sarebbe la conclusione alla quale è giunto l’anatomo-patologo Francesco Introna, che ha eseguito l’autopsia sul cadavere di Elisa, tuttora secretata. Gli investigatori ritengono che il delitto sia avvenuto il girono stesso della scomparsa, il 12 settembre 1993, quando la ragazza aveva 16 anni. Per l’omicidio di Elisa Claps vi è un unico indagato, Danilo Restivo, che quella domenica di settembre del ’93, per sua stessa ammissione, incontrò Elisa proprio nella chiesa della Trinità. Restivo si è sempre detto innocente riguardo alla scomparsa e alla morte della ragazza: da tempo l’uomo (che oggi ha 38 anni) vive in Inghilterra, dove è stato coinvolto nelle indagini per un altro omicidio (avvenuto il 12 novembre 2002), quello della sarta Heather Barnett, che viveva nei pressi della sua abitazione.

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