Regione Campania tra le prime in Italia ad impostare un percorso di diagnosi e cura per le donne con tumore alla mammella


La Regione Campania si candida a capofila nell’erogazione delle migliori innovazioni terapeutiche, come la classe degli anticorpi farmaco-coniugati, per consentire alle pazienti affette da tumore al seno metastatico, spesso senza alternativa terapeutica, una possibilità di cura. Oggi un incontro, a Napoli, proprio sul futuro della gestione del tumore al seno. La Regione Campania è stata tra le prime in Italia ad impostare un percorso di diagnosi e cura per le donne con tumore alla mammella.

Già alcuni anni fa, con un decreto, la Campania aveva approvato azioni mirate attraverso un percorso di screening senologico e di cura per tutti gli stadi della malattia. In Regione Campagna si possono contare oltre 3.3003 casi di tumore alla mammella. Di questa popolazione circa il 9-10% sviluppa un tumore di tipo metastatico triplo negativo, ovvero circa 330 pazienti in tutta la Regione.

La definizione di “metastatico triplo negativo” indica una forma particolarmente aggressiva, che diverse ricerche epidemiologiche hanno evidenziato essere più comune nelle donne sotto i 50 anni e che al momento deve essere affrontata soprattutto con la chemioterapia. Oggi esiste una nuova opzione con anticorpi farmaco-coniugati che sono indicati per le pazienti senza ulteriori opzioni. “La Campania è stata la prima Regione in Italia ad approvare, nel 2005, la legge sulle Breast Unit, e io stesso nel 2006 presentai la prima proposta di legge in Parlamento sulle Breast Unit – ha ricordato Tommaso Pellegrino, consigliere regionale della Campania -Ci impegneremo per mettere a disposizione ogni nuova opzione terapeutica che possa dare speranza alle donne per le quali non ci sono altre alternative”.

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