Ai geni si perdonano le imperfezioni

Nuove frontiere della comunicazione, la politica abbandona i messaggi noiosi e si affida ai personaggi più famosi.

Aria di campagna elettorale, tra Eboli e Salerno impazzano i cartelloni sei per tre. Né il faccione di Cirielli, né il viso sorridente di Villani. I protagonisti delle prossime elezioni provinciali sono stati soppiantati da Albert Einstein e Marylin Monroe. Quale partito sponsorizzano i due geni della fisica e del cinema? E’ di destra o di sinistra il dispettoso Einstein, con la sua linguaccia impertinente? Di chi potrebbe essere l’amante, la procace Marylin, con le sue curve da sballo e uno strano neo sul viso? Il totoscommesse è aperto. Molti curiosi si sono fermati a osservare quei cartelloni pubblicitari. Quale candidato si nasconde dietro ai due simpatici geni? Quale personaggio lancia  messaggi così criptici e simpatici? Da quando la gigantografia dei due personaggi è apparsa in città, una scia di domande insegue passanti e automobilisti. Nel mondo politico locale e provinciale c’è già la prima reazione. Candidati e outsider si additano. Chi si "nasconde" dietro quei personaggi famosi, con smorfie bizzarre, difetti inimmaginabili. La gente comune sorride, divertita. La linguaccia di Einstein mette di buon umore, il neo sul viso di Marilyn ci libera dell’ossessione della bilancia e dalle paranoie antiestetiche.
C’è un politico mattacchione dietro quei sei per tre che hanno invaso Eboli e Salerno? I più curiosi non hanno resistito. Superata la timidezza iniziale, si sono spinti sotto la scala degli attacchini per scoprire il mistero lancinante. «Stiamo semplicemente facendo il nostro lavoro, non possiamo dirvi nulla» hanno risposto i funamboli con il pennello intriso di colla. Sotto le immagini impertinenti c’è uno slogan. L’interpretazione è ampia: "Ai geni si perdonano le imperfezioni". Sarà quindi qualche politico pentito? Si tratta del rientro nell’agone di un personaggio travolto da qualche scandalo? O potrebbe essere qualche azienda in un momento di crisi, una società che tira i remi in barca, una ditta che chiede scusa ai suoi lavoratori licenziati, ricorrendo al più nobile degli alibi. Per la serie, nessuno è perfetto, chi è senza peccato scagli la prima pietra, non ci murate vivi per i nostri errori. Comunque sia, politico creativo o azienda in crisi, il tormentone di primavera è servito. Ci sarebbe la terza opzione, l’innamorato pentito della sua scappatella, opzione figlia del gossip, padre putativo di tutte le discussioni nell’era "defilippiana". A chi ha pensato a questi manifesti va riconosciuto una lodevole inventiva.
Qualunque sia il segreto, la palma d’oro della simpatia e della creatività è già assegnata al simpatico mattacchione del sei per tre salernitano. In attesa di scoprire il mistero, non ci resta che rispondere con una linguaccia al dispettoso Einstein e accettare di più le nostre imperfezioni di fronte ai difetti imprevedibili della divina Marilyn.

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