A proposito della truffa della Banca Popolare del Meridione

Incredulità. Tanta incredulità. E’ l’unica sensazione possibile. Siamo nel 2010. Abbiamo alle spalle una serie interminabile di casi analoghi. La corruzione è uno degli sport più praticati ormai in questa nazione eppure ci sono ancora persone, tra l’altro anche abbastanza titolate, che si fanno turlupinare in maniera così semplice ed evidente. Ho letto le varie giustificazioni dei malcapitati oggi sui giornali. Non reggono. Sono tutte giustificazioni leggere e postume. Come si fa ad affidare del denaro a persone sconosciute e senza chiedere un minimo di certezze documentarie? Ma bisogna anche riflettere sul perché il miraggio della costituzione di una nuova banca “tira” sempre così tanto.

 C’è chi insegue il sogno di una possibilità di occupazione, chi di un incarico di prestigio, chi una opportunità di guadagno. La cosa più paradossale è che ogni progetto di nuova banca viene accompagnato da frasi eclatanti che evocano la soluzione di tutti i problemi. Come se la nuova banca che dovesse nascere più che un istituto di credito dovesse essere un istituto di beneficenza. Si promettono prestiti facili a tutti, capacità di ascolto per tutti e così via fino a far sempre intravedere che le banche esistenti sono tutte meno efficienti di quella che nascerà. Alla luce di episodi negativi come questo della fantomatica Banca del Meridione appare sempre più attuale ed efficace il sistema delle BCC e del loro virtuoso metodo indiretto di controllo sociale della comunità sui suoi operatori. Il problema non è avere una banca in più, tra l’altro in Italia ce ne sono anche troppo e troppo buone, ma avere una economia più sana. Non c’è nessuno che vuole battersi per accorciare i tempi di pagamento della pubblica amministrazione alle imprese, per eliminare qualche spesa inutile e abbassare la pressione fiscale, per dare certezze ai pagamenti. Una buona economia si regge sulla certezza delle transazioni finanziarie. Oggi in Italia non c’è certezza dei pagamenti. I cattivi pagatori aumentano e non sono sanzionati. Chi lavora onestamente è sempre più stressato dall’incertezza dell’incasso dei crediti. All’estero i cattivi pagatori sono più perseguitati…

 

*Direttore BCC Aquara

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