Valorizzare il patrimonio archeologico del Cilento, la proposta dell’Associazione dei Comuni del Cilento Centrale

Valorizzare il patrimonio archeologico del Cilento è l’obiettivo del progetto presentato in Commissione regionale Aree Interne della Campania dall’Associazione dei Comuni del Cilento Centrale, che punta a mettere in risalto le tante (e spesso poco conosciute) aree che custodiscono il passato più antico e più glorioso di questa terra.

Il progetto intende costruire una “rete dei luoghi” che metta insieme le aree archeologiche presenti nel territorio cilentano. Oltre alle più note aree di Paestum e di Velia, infatti, il Cilento ne annovera diverse: il sito di Roccagloriosa, le grotte preistoriche di Camerota, il sito di Monte Pruno a Roscigno, solo per fare qualche esempio. Il progetto ha due chiavi di lettura: la prima è legata all’insediamento dei Greci, la seconda intende valorizzare tutto ciò che risale ad epoche precedenti, fino al paleolitico.

Il tutto, nelle intenzioni dei promotori, confluirà nella creazione di un itinerario culturale europeo del “viaggio dei Focei” e della “via degli ulivi”, che potranno diventare un’opportunità di sviluppo per le aree interne. Ne è convinto anche l’assessore regionale al turismo Felice Casucci, che ha sposato il progetto, unitamente alla Commissione Speciale Aree interne, il cui scopo, oltre a risolvere le criticità innumerevoli delle aree più marginali del territorio, è quello di lavorare per rendere questi territori meta di un turismo interessato a scoprire il patrimonio archeologico, la biodiversità, l’autenticità di percorsi particolari e suggestivi.

Insomma, un progetto in grado di fare del Cilento un punto di riferimento non solo per il turismo balneare, ma soprattutto per quello storico e culturale, potendo contare su un connubio indissolubile e fortunato tra storia, architettura, tradizioni, e sapori, quei sapori unici della Dieta Mediterranea che, non per caso, è nata proprio nel Cilento.

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