Lettera del sindaco di Roccadaspide Girolamo Auricchio al Segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani. L’oggetto della missiva richiama alla memoria un passato lontano, ma che torna vivo nelle menti di chi lo ha vissuto: riesumazione e rimpatrio dei militari di Roccadaspide deceduti nei campi di sterminio nazisti. Nella lettera Auricchio esordisce chiarendo brevemente il suo excursus politico: "Sono sindaco al secondo mandato – dice – già iscritto alla D.C., al Partito Popolare, alla Margherita ed infine al Partito Democratico nel quale milito attualmente". Per questa ragione Auricchio ha voluto sottoporre proprio al Segretario Nazionale del proprio partito la questione del rimpatrio degli italiani morti nei campi di sterminio nazisti. Infatti, grazie all’apprezzabile iniziativa di un cittadino di Verona, Roberto Zamboni – e non dello Stato, precisa Auricchio – sono state ritrovate le tombe di 3 militari, cittadini di Roccadaspide, morti nei campi di sterminio nazisti, dei quali, da anni, si erano perse le tracce. Sul sito www.robertocamboni.it sono pubblicati i nomi delle persone decedute e i luoghi di sepoltura. A questo punto Auricchio passa all’attacco: "In base ad una strana legislazione vigente (L.365/99) – scrive – tutte le spese per la riesumazione e il rimpatrio dei cittadini sepolti all’estero sono a carico dei familiari, i quali dovrebbero sostenere i costi di circa 3000 euro per ogni deceduto.
Ritengo francamente inammissibile e umiliante proporre ai familiari o alle amministrazioni comunali di pagare per far rimpatriare i poveri resti di nostri connazionali caduti nell’adempimento del loro dovere in difesa della nazione italiana. Mortificare chi ha perso un congiunto tra mille sofferenze in un campo di concentramento è sicuramente indegno di una nazione civile e per i parenti dei caduti questo rappresenta il danno oltre alla beffa". Infine l’appello: "Mi appello a lei, affinché in un momento di crisi internazionale, possa contribuire a risolvere il problema, consentendo ai familiari dei nostri soldati deceduti e all’amministrazione comunale di Roccadaspide, di poter finalmente riabbracciare i propri concittadini morti nei campi di sterminio nazisti, utilizzando i finanziamenti dello Stato in favore dei partiti che costituirebbe opera meritoria rispetto al cattivo uso fattone finora".