Sabato 30 Novembre e domenica 1 dicembre torna la Sagra del Fagiolo di Controne

I vicoli, le piazzette e le caratteristiche stradine di Controne, piccolo borgo alle pendici dei monti Alburni, sono pronti ad accogliere le migliaia di buongustai che il prossimo fine settimana potranno gustare le bontà locali in occasione della sagra del fagiolo, alla sua 37esima edizione. Protagonista indiscusso dell’evento promosso dall’amministrazione retta da Ettore Poti sarà il rinomato fagiolo, presidio slow food, recentemente apprezzatissimo anche in Olanda in occasione della Settimana della cucina italiana nel mondo. Lo speciale e inimitabile fagiolo il 30 novembre e il 1 dicembre arricchirà le tante pietanze che sarà possibile gustare negli antichi portoni del centro storico che ospiteranno le caratteristiche taverne: lagane e fagioli, tubettoni fagioli e seppie, pasta e fagioli bianca, tozzetti e fagioli, scarola e fagioli, zuppetta di fagioli e baccalà, fagioli e salsiccia, zuppetta di fagioli e funghi porcini, accompagnati dal buon vino locale.
Per la prima volta saranno presenti due osterie che cucineranno domenica sera: La Pignata di Bracigliano e Nonna Nannina di Cava de’ Tirreni. La Pignata cucinerà Pasta e fagioli con  lardo e cotichella, mentre Nonna Nannina pasta fagioli e cozze alla Vietarese.
In programma musiche e canti popolari, esposizioni di artigianato locale e prodotti tipici, e nella graziosa piazza centrale non mancherà il caratteristico falò. Spazio anche per l’intrattenimento per i bambini e tanta animazione. Per facilitare gli spostamenti dei visitatori il comune metterà a disposizione un servizio navetta. Massima attenzione per l’ambiente con utilizzo di piatti e stoviglie riciclabili per limitare l’uso della plastica.

LE CARATTERISTICHE DEL FAGIOLO DI CONTRONE dal blog www.lucianopignataro.it

Controne è terra di olio e fagioli: un paese incastonato in una splendida cornice di campi e uliveti che si spingono fino alle pendici del massiccio degli Alburni che sovrasta il piccolo centro abitato.
Ed è la roccia, una stratificazione ricca di carbonati non molto profonda che si distende sotto i terreni di Controne, che ha generato terreni freschi e fertili e donato a questo fagiolo una delle sue più rinomate qualità: buccia sottile e facilità di cottura.
L’altra grande risorsa è l’acqua proveniente dalle tante sorgenti alimentate dalla falda acquifera degli Alburni, che dal paese si spinge verso sud ovest rendendo i terreni di Controne ideali per la coltivazione dei fagioli.
La tradizione di coltivare fagioli a Controne si tramanda da centinaia di anni e le tipologie messe a dimora dai contadini del luogo sono ancora oggi variegate: c’è il fauciariello (di colore terreo e con piccole striature, la cui forma ricorda la falce), il lardariello, il suscella e il minichella tutti di colore terreo-bruno e leggermente picchiettati.
Ma la tipologia che ha reso Controne famosa e che si è ottimamente adattata nei secoli a questo areale è l’ecotipo bianco: un fagiolo piccolo dai semi bianchissimi, di forma tondeggiante e leggermente ovoidale, senza macchie né occhi.
I baccelli che li contengono sono anch’essi di colore bianco-crema. È un fagiolo tardivo, si semina tra la prima e la seconda decade di luglio e si deve aspettare novembre per la raccolta, quando tutto il paese si riunisce per la tradizionale sagra, dove si possono assaggiare anche i piatti tipici della zona preparati con il bianco di Controne e e conditi con olio extra vergine di oliva ottenuto da cultivar autoctone come la Rotondella e la Carpellese.
L’eccellenza gastronomica di questo fagiolo è nota anche nel resto della regione, così come sono molto apprezzate la scarsa tendenza a spaccarsi durante la cottura e i tempi di cottura nettamente inferiori a quelli di un fagiolo comune.
Lo si può gustare al tozzetto (una fresella condita con olio extravergine e fagioli lessi) oppure con la scarola, nella pasta e fagioli, o ancora a condimento delle làgane (una pasta fresca fatta in casa.

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