Arriverà in Italia nel 2026, dopo le valutazioni da parte dell’AIFA, lo spray nasale che potrà essere somministrato contro lo shock anafilattico al posto dell’iniezione. E’ stato annunciato al XXXVII Congresso Nazionale della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (Siaaic), appena concluso a Milano, in occasione del quale il dottore salernitano Vincenzo Patella, Presidente Siaaic e Direttore UOC Medicina Interna dell’Azienda Sanitaria di Salerno, ha ricordato che le allergie sono il disturbo cronico più diffuso in Europa, con circa 150 milioni di europei colpiti. Si tratta di reazioni allergiche improvvise caratterizzate da difficoltà respiratorie e calo della pressione sanguigna, che possono portare a morte se non prontamente trattate. In Italia si stimano 10 mila casi l’anno e si registrano 60/70 vittime. Sono scatenate da allergeni come alimenti, punture di insetti o farmaci. Il trattamento standard è la pronta somministrazione di epinefrina (adrenalina)”. Spesso, per paura dell’ago molti pazienti rifiutano di iniettarsi la molecola o lo fanno in ritardo, attendendo anche fino a nove minuti prima dell’iniezione. Inoltre molti si somministrano il farmaco salvavita in modo errato, alcuni non acquistano l’iniettore o, una volta scaduto, non provvedono a sostituirlo. Il 50% degli individui invece non porta sempre con sé l’adrenalina. La via di somministrazione intranasale, potrà costituire un’alternativa valida ed efficace per l’erogazione in emergenza dell’adrenalina, anche per la maggiore durata di conservazione (30 mesi contro i 12-18 dell’iniezione). Il dottore Patella è stato ospite in diretta a Radio Alfa.
