La rucola della Piana del Sele Igp, nota per le sue eccellenti caratteristiche e per gli usi in cucina, diventa un prodotto antietà. Ciò è possibile grazie al progetto “100% Rucola”, sostenuto dal Psr Campania 2014-2020, attraverso il quale gli scarti della celebre insalata a foglia sono stati valorizzati con tecnologie biotecnologiche avanzate, dando vita a un prezioso principio attivo: l’erucina.
Questa molecola ha mostrato proprietà vasodilatatorie e cosmetiche, diventando oggi l’ingrediente chiave di una promettente crema anti-age. L’iniziativa, presentata nella sede di Coldiretti, ha coinvolto università, aziende agricole e fondazioni del territorio, promuovendo un modello di economia circolare che unisce agricoltura, innovazione e sostenibilità.
A illustrare i risultati è stato il professore Gaetano Lamberti dell’Università di Salerno, che ha parlato di “un traguardo scientifico con importanti ricadute industriali”. Grande soddisfazione è stata espressa anche dal presidente del Consorzio di Tutela della Rucola della Piana del Sele Igp, Vito Busillo, che ha sottolineato il valore economico e culturale del progetto. Il comparto conta oggi 145 aziende e un fatturato di 15 milioni di euro. Determinante anche il contributo della Fondazione Saccone, che ha rilevato come quasi il 50% delle aziende agricole sia pronto a investire sugli scarti per estrarre molecole bioattive.
In diretta a Radio Alfa, il presidente del Consorzio di Tutela della Rucola della Piana del Sele Igp, Vito Busillo, ha illustrato i dettagli del progetto.