Roccadaspide – Meeting di aggiornamento su Cardiopain

lanci 21/04/2014 22.04Dopo il forum che si è svolto con successo a Napoli la scorsa settimana, proseguono le iniziative per la promozione di “Cardiopain…l’isola che c’è”, un progetto per la cura dei pazienti cardiopatici cronici che permette di migliorare la qualità di vita dei malati scongiurando l’abuso di farmaci antinfiammatori e di risparmiare sulla spesa sanitaria. L’iniziativa è stata adottata per la prima volta dall’ospedale di Roccadaspide, dove il 24 aprile è stata organizzata una giornata di formazione, promossa dal dottor Raffaele Rotunno, direttore dell’unità operativa di Cardiologia – Utic presso l’ospedale rocchese. Il progetto ha lo scopo di ottenere una riduzione di prescrizioni improprie di farmaci antinfiammatori del tipo Fans e Coxib nei pazienti cardiopatici con dolore. Rotunno ricorda che l’impiego dei farmaci antinfiammatori dovrebbe essere limitato al dosaggio minimo efficace e al più breve tempo possibile, a causa degli effetti collaterali a livello cardiovascolare, epatico, renale e gastrointestinale che un utilizzo cronico può comportare. Rotunno ricorda che si tratta di una iniziativa pionieristica che fa di Roccadaspide il primo ospedale italiano a dare attuazione ad una nota dell’AIFA, l’Agenzia del farmaco, a lungo rimasta disattesa. Per rendere operativo il progetto sono stati coinvolti, oltre a tutti i medici dell’ospedale, anche 25 medici di famiglia dell’area limitrofa a Roccadaspide.”Con questo progetto – afferma il dottore Rotunno – si intende sensibilizzare i medici sulla necessità di una maggiore appropriatezza terapeutica. E’ fondamentale pertanto che medici ospedalieri e medici generali collaborino, in un territorio in cui l’invecchiamento della popolazione ha fatto aumentare i pazienti con malattia cardiovascolare, per i quali le conseguenze di un uso improprio di farmaci può essere controindicato”. Dopo il clamore mediatico suscitato dall’esperienza dell’ospedale di Roccadaspide, il progetto “Cardiopain” è stato preso ad esempio dalla Regione Piemonte, che, anche grazie alla risonanza mediatica che il presidio rocchese ha conquistato, ha deciso di attivare l’iniziativa.

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