Lorenzo Peluso e Francesco Ceniti alla “Notte Bianca del libro della letteratura” a Polla

A Polla torna la Notte Bianca del libro e della letteratura. L’appuntamento è per venerdì 6 luglio, dalle 21,00 nel piazzale della Chiesa Cristo Re di Polla.

A presentare i loro libri saranno il nostro Lorenzo Peluso con il suo “As salamu alaykum” e Francesco Ceniti: “Carriere spezzate. Quando l’imprevisto interrompe il sogno”.

Nel suo libro, Lorenzo Peluso, amante della fotografia, racconta le sue esperienze “embedded” al seguito delle missioni militari italiane in alcuni Paesi recentemente sconvolti dalla guerra: Afghanistan, Libano e Kosovo. La sua testimonianza personale e umana intende mettere in luce l’inestimabile contributo che le truppe italiane hanno dato e danno tuttora alle popolazioni locali, con la difesa e promozione dei diritti civili essenziali e il supporto nella formazione di una sovrastruttura solida, che possa garantire uno stato di pace duraturo. La sua interessante cronaca, affiancata da numerose fotografie, riporta le parole dei soldati, le voci delle donne afghane, i volti di bambini kosovari e libanesi, perché, dietro la criticità persistente di Paesi ancora in bilico e in grave povertà, risalti la speranza di un mondo e un futuro migliore da lasciare nelle mani di quegli stessi ragazzini sorridenti che posano nelle fotografie.

Nel libro di Ceniti viene raccontata la storia di Marco Van Basten, uno dei più grandi giocatori di sempre, ma che ha dovuto appendere le scarpe al chiodo per un infortunio alla caviglia. La sua carriera sfolgorante però lo ha aiutato a costruirsi un futuro degno del suo nome: dopo essere stato allenatore dell’Ajax e della Nazionale Olandese, ora ricopre il ruolo di Chief Officer for Technical Development alla Fifa. Non a tutti è andata così bene, ci sono storie simili anche se molto meno conosciute con finali ben diversi, c’è chi come Amedeo Baldizzone è finito a Barcellona a cucinare pizze, chi ha smesso di solcare i campi da giochi in tempo per evitare che un problema cardiaco ne potesse provocare la morte, come Lionello Manfredonia e Felice Natalino, chi come Roberto Bacchin ha mandato tutto a monte per un tuffo in mare finito male, chi invece per un “no” detto con troppa leggerezza, come Dante Bertoneri, chi come il portiere Helmuth Duckadam si ritrovò con le mani bloccate, chi come Marco Macina sembrava più forte di Roberto Mancini ma non è mai riuscito a spiccare il volo e chi è diventato un “ex calciatore” a ventidue anni per via di un incidente, come Vincenzo Guerini, e poi tutti quelli rimasti vittime di gravi infortuni in campo, come Ruben Buriani, Francesco Liguori e Franco Vannini.

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