Eboli

È di ieri la notizia che il Commissario di Governo all’emergenza rifiuti avrebbe deciso di requisire un’area di un ettaro per un periodo di 60 giorni in località Code di Volpe, ad Eboli.

Subito si è sollevato un coro di proteste alla decisione del Commissario Gianni De Gennaro di realizzare un sito di stoccaggio provvisorio delle ecoballe nella località coda di Volpe, dove inizialmente si era ipotizzato anche il deposito del percolato. Stamattina cittadini ed amministratori hanno organizzato una mobilitazione generale contro la decisione, promossa proprio dall’Amministrazione Comunale, con a capo il sindaco Martino Melchionda, che con veemenza ricorda che l’area dove si vorrebbero depositare le ecoballe è strategica per l’agricoltura e lo sviluppo della Piana del Sele, e si trova a pochi metri dal mare e dalla foce del fiume Sele. Poi, nel pomeriggio la notizia che l’ipotesi è scongiurata, grazie ad un accordo raggiunto dal Sindaco di Eboli e dai rappresentanti del Commissariato per l’Emergenza Rifiuti in Campania. L’accordo prevedeva che entro al fine della giornata, tecnici e uomini delle forze dell’ordine lasciassero l’area di Coda di Volpe, ma entro 48 ore il Comune di Eboli dovrà indicare una soluzione alternativa, individuando un’area idonea. Amministratori e tecnici comunali sono già al lavoro in questa direzione. «In mattinata – ha spiegato il Sindaco di Eboli, Martino Melchionda – nonostante di fatto l’area di Coda di Volpe fosse stata già acquisita, abbiamo sollecitato un incontro urgente con i rappresentanti di De Gennaro. Abbiamo esposto le nostre ragioni, quelle di residenti ed agricoltori. Il nostro obiettivo era salvaguardare a tutti i costi un’area a così forte vocazione agricola e turistica. Il nostro impegno è stato premiato, il Commissariato non ha neppure verbalizzato l’acquisizione dell’area. Ci è stato chiesto di individuare un’area alternativa. Eboli rimane città sensibile, pur avendo già dato il suo contributo in passato all’emergenza rifiuti. A quel punto abbiamo preso due giorni di tempo per attrezzare una soluzione alternativa».

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