Castel San Lorenzo – La chiesa dei Santi diventa Santuario

Un’agenda ricca di appuntamenti per il parroco di Castel San Lorenzo Don Domenico Sorrenti e per i fedeli di tutta la diocesi del Vallo della Lucania. Il 27 settembre una delle principali chiese di Castel San Lorenzo sarà eretta, con una solenne celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Mons. Giuseppe Rocco Favale, a santuario.

La chiesa dei Santi Cosma e Damiano, sita nel centro del paese ospita le statue dei Santi Medici e Martiri e proprio in questi giorni è il luogo di culto dove decine di fedeli provenienti da tutta la Valle del Calore si recano, come da consuetudine, per rivolgere le proprie preghiere ai santi e per partecipare alla novena ad essi dedicata. Per i fedeli di Castel San Lorenzo, questo, rappresenta un periodo di preparazione alla festa ufficiale che si terrà il 27 settembre, con una solenne processione eucaristica ed una santa messa presieduta dal vescovo: in questi giorni Don Domenico Sorrenti e i suoi collaboratori attraverso omelie pensate ad hoc invitano i fedeli a riflettere sulla figura dei santi, e sul valore che attraverso il loro operato, essi hanno dato alla loro fede. Don Domenico, quest’anno la festa dedicata ai santi Cosma e Damiano si riveste di un significato speciale: la Chiesa ad essi dedicata sita in Castel San Lorenzo sarà eretta a Santuario; come si è giunti a questo speciale riconoscimento e come si sta preparando la comunità ad affrontare questo evento? "Certamente non è stato il traguardo di un cammino di pochi mesi, ma di tanti anni. L’erezione a Santuario è la risposta della Chiesa alla fede e alla devozione di tanti fedeli che da anni (e si parla dei primi anni del 1700 come si può rilevare dai registri parrocchiali) venerano e ricorrono ad intercedere e ringraziare per guarigioni – corporali e soprattutto spirituali – presso i Santi Cosma e Damiano. I fedeli accorrono durante tutto l’anno alla nostra Chiesa e non solo da Castel San Lorenzo e comuni limitrofi, ma anche da province e regioni diverse dalla nostra. Per tanti di loro, e in fondo in fondo, anche per noi, questa Chiesa è stata sempre considerata un santuario. Quest’anno, finalmente il Vescovo ha riconosciuto ufficialmente il titolo".Questo non sarà l’unico appuntamento religioso per la parrocchia San Giovanni Battista di Castel San Lorenzo; ci saranno eventi che riguardano l’intera diocesi. "Come già ha anticipato lei, questo non è l’unico appuntamento ma il primo di tre. Seguiranno, infatti, due altrettanti importanti celebrazioni per la nostra Diocesi e per la Chiesa intera. Nella nostra Chiesa Madre ci saranno infatti due Ordinazioni: quella Diaconale del giovane Giuseppe Sette e quella Sacerdotale di Geronimo Mirabilii. Sono due eventi straordinari per la nostra comunità parrocchiale, perchè mai prima d’ora Castel San Lorenzo aveva ospitato tali celebrazioni. Allo straordinario evento parteciperanno i familiari e gli amici degli ordinandi. Naturalmente l’Ospite d’onore, che poi non è un ospite ma il Pastore della comunità, sarà il nostro Vescovo Mons. Giuseppe Rocco Favale, che con l’imposizione delle sue mani sul capo dei giovani, invocherà lo Spirito Santo affinchè li consacri Diacono il primo e Presbitero il secondo. La celebrazione vedrà riunito, intorno all’Altare della Chiesa Madre, tutto il Presbiterio della Diocesi di Vallo della Lucania che, insieme al suo Pastore, renderà lode e gloria al Signore per il dono del Sacerdozio". In una recente omelia durante una messa serale, Don Tony Venturiello, parroco originario di Castel San Lorenzo ha invogliato i giovani ad avvicinarsi al mondo della fede cattolica, magari prendendo in considerazione l’ipotesi di iscriversi e studiare nei seminari; ha ribadito che il numero di futuri parroci sarà sempre più basso e tra 50 anni c’è l’eventualità che "al posto della croce sulle chiese compariranno le mezze lune", simbolo della fede musulmana. Che pensa a riguardo? "Beh, se i Cristiani non si rimboccano le maniche per vivere il Vangelo, come Gesù ci insegna e desidera e i Santi ci hanno dato l’esempio… Questo è anche ciò che ribadisce sempre il Santo Padre, il Papa Benedetto XVI, dobbiamo porre un freno al relativismo religioso, quello fatto di solo devozionismo, di un cristianesimo "fai da te", dove si dica "sono cattolico non praticante" oppure "Dio si, chiesa no" e via dicendo. Insomma è necessario, oggi più che mai, dare testimonianza della fede in quel Gesù che è morto e risorto per ciascuno di noi. Se non siamo convinti di questo, viene con sè il fatto che ci si lasci trasportare da altre dottrine e sette religiose. Ecco perchè don Tony ha detto che fra qualche anno potrebbe accadere di veder sostituita la Croce con la mezzaluna. Dobbiamo anche dire che il Cristianesimo è la Legge dell’Amore e amare veramente, in modo incondizionato, costa sacrificio e molte volte anche dolore. Oggi nessuno più è disposto al sacrificio e alla sofferenza, al contrario. L’invito ai giovani di rispondere alla chiamata del Signore è sempre stato portato avanti da tutta la Chiesa. Il Signore chiama, ma il più delle volte facciamo finta di non sentirlo e molte volte sono le famiglie stesse che impediscono ai loro figli di seguire la propria vocazione al Sacerdozio o alla vita religiosa, sia per i ragazzi che per le ragazze. Non si riesce a capire che la chiamata di un figlio al Sacerdozio è un dono inestimabile, lo si vive piuttosto come una punizione, una disgrazia oserei dire". I fedeli di Castel San Lorenzo hanno da sempre manifestato un forte attaccamento alla fede cattolica, non solo attraverso la preghiera, verrebbe da dire, ma anche attraverso le opere. Da quando svolge la sua professione di sacerdote a Castel San Lorenzo sono state ristrutturate 3 chiese: prima la chiesa di "San Giovanni Battista", poi la Chiesa dedicata ai Santi Cosma e Damiano e infine, lo scorso agosto è stata riaperta al culto la Chiesa dedicata alla Madonna del monte. Proprio in questa ultima chiesa da parte sua è arrivata la proposta di crearvi un punto di incontro per i giovani, magari attraverso la proiezione di film. Mi sembra di capire che è forte per Lei l’esigenza di avvicinare al mondo della fede i giovani. "Si, da quando sono Parroco a Castel San Lorenzo, ho visto realizzarsi il restauro di tre chiese e anche della casa canonica. Naturalmente senza l’aiuto dei fedeli, tutto ciò non sarebbe stato possibile. I Castellesi sono sempre stati un popolo credente, che ha manifestato la sua fede, ricca di preghiere e di devozioni che, seppur manifestano l’amore al sacro purtroppo molte volte contrastano con la fede cattolica stessa e, pertanto, necessitano le dovute correzioni, cercando tuttavia di inasprire il meno possibile gli animi. Posso però dire con orgoglio che ogni qualvolta ho chiesto una collaborazione alla Comunità sia sul piano economico, sia su quello sociale, che all’interno della Parrocchia stessa, i Castellesi non si sono mai tirati indietro, al contrario hanno sempre risposto meglio di quanto abbia chiesto. Per quanto riguarda la Chiesa di Santa Maria del Monte, è vero che oltre alla sua funzione principale di celebrarvi la Santa Eucaristia, sarà utilizzata come centro di ritrovo per i giovani, e meno giovani castellesi. In comunione con il nostro Vescovo si è pensato, infatti, alla proiezione di pellicole di animazione e altro genere per poi creare dibattito sugli argomenti, il cosiddetto "cineforum", oppure rappresentazioni teatrali realizzate dagli stessi ragazzi, oppure concerti adatti all’ambiente o ancora conferenze. Insomma le idee in cantiere sono molte, tutte mirate per far avvicinare i giovani non solo alla vita parrocchiale ma anche a quella sociale. Dobbiamo solo scegliere le migliori e poi tutto il resto lo affidiamo alla volontà del Signore".

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